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Domanda

Buonasera.

Le spiego in breve il mio problema. Ho una relazione da quasi 10 anni, caratterizzata da molti alti e bassi. Ora stiamo attraversando un momento molto difficile. A volte vorrei chiudere, ma  quando lo faccio mi pento e finisco per tornare indietro. Mi stavo chiedendo se era il caso di provare con una psicoterapia di coppia, anche se temo che lui non accetterebbe. Per me sarebbe l’ultima mia possibilità per continuare la relazione.

Secondo lei potrebbe essere utile?

Grazie
S.

Risposta

Salve, quello che Le sta capitando è un’esperienza abbastanza comune. Molto spesso mi arrivano persone con la stessa richiesta di fare una psicoterapia di coppia, come ultimo tentativo per salvare una relazione.

Prima di risponderele, va fatta una premessa.

Ciclicamente tutte le coppie devono affrontare momenti di difficoltà. A volte le difficoltà vengono superate e la coppia esce rafforzata. Altre volte le difficoltà non vengono proprio affrontate, o comunque, nonostante gli sforzi, persistono fino a cronicizzarsi.
Va altresi specificato che quando le difficoltà superano certi livelli fisiologici, il malessere nella coppia può arrivare ad essere elevato e questo può portare a chiedersi se ha senso continuare la relazione. Non di rado questa domanda produce allontanamenti, o veri e propri distacchi, con sistematici riavvicinamenti che generano ancor più confusione e aumentano il senso di stallo.

La psicoterapia di coppia può avere senso in queste situazioni semplicemente perché offre strumenti aggiuntivi per affrontare le difficoltà. La psicoterapia di coppia non deve essere utilizzata per decidere se rimanere insieme o chiudere la relazione, ma esclusivamente per verificare se con strumenti aggiuntivi le difficolta si risolvono. A volte vediamo situazioni cronicizzate da molti anni che si sbloccano in poche sedute. Altre volte la psicoterapia di coppia lascia inalterata la situazione (ad esempio quando uno dei due accetta la psicoterapia di coppia solo per  compiacere l’altro). In alcuni casi la psicoterapia di coppia può addirittura far emergere difficoltà maggiori che fino a quel momento erano rimaste nascoste.

In ogni caso, al di là dell’esito, alla fine di ogni psicoterapia di coppia  entrambi i membri hanno sempre più elementi per scegleire se continuare o chiudere la relazione. Se con la psicoterapia di coppia, le difficoltà sono superate, è probabile che la coppia esca rafforzata e continui la relazione. Se invece le difficoltà sono rimaste, o addirittura sono emerse in modo più chiaro, ognuno dovrà scegliere se accettare quelle difficoltà pur di stare in coppia con l’altro, o se chiudere la relazione pur di uscire da quelle difficoltà.

Questa scelta è personale e deve rimanere tale. E’ fuorviante scegliere all’interno della psicoterapia di coppia. Non ha senso delegare la decisione ad altri, nemmeno allo psicoterapeuta o ad altri esperti del settore. È bene diffidare da chiunque dia consigli in tal senso. Dal punto di vista scientifico, non si può entrare nel merito della scelta  di continuare o chiudere un’esperienza relazionale. Chi lo fa, si pone al di fuori dell’alveo scientifico e inevitabilmente spaccia proprie convinzioni morali, come se fossere pareri tecnici.

A margine va però ricordato un dettaglio molto importante. La scelta di chiudere una relazione genera quasi sempre delle ambivalenze perché in ogni coppia, per quanto disfunzionale, vi sono sempre dei legami affettivi a cui è difficile rinunciare (e questo lo si vede anche in situazioni tragiche caratterizzate da violenze). In questi casi, laddove la persona ha deciso, ma non riesce a realizzare la sua scelta, può risultare utile un percorso individuale finalizzato a realizzare la propria decisione attraverso una miglior gestione delle ambivalenze insite alla scelta.

 

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