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Domanda

Da quando sono andato in pensione, circa 9 anni fa, ho iniziato a soffrire di insonnia, nel senso che ho continui risvegli e al mattino mi alzo stanco. Ho provato a prendere rimedi naturali, omeopatici, senza ottenere alcun beneficio. Di giorno provo a stancarmi,  ma i risvegli continuano. In questi ultimi tempi quando sono stanco prendo un farmaco che mi ha consigliato il mio medico di base: all’inizio funzionava, poi sempre meno. Mi ha aumentato la dose, e ora dormo nuovamente, ma temo che tra poco non sarà sufficiente nemmeno questa dose. ci sono rimedi alternativi? 

Risposta

L’insonnia è il disturbo del sonno più diffuso, tanto che ogni anno si stima che il 40% della popolazione nè soffre, in maniera transitoria o cronica. In linea generale consiste nella difficoltà ad addormentarsi, o nella difficoltà a mantenere il sonno, con risvegli multipli durante la notte o risveglio precoce al mattino.
È un problema da non sottovalutare perchè ha forti ricadute sulla morbilità (probabilità dell’insorgenza di altre patologie) e sulla mortalità, oltre che sulla qualità di vita e sulle perfomances degli individui.
Quasi sempre le persone che ne soffrono si rivolgono al medico di base, il quale prescrive dei farmaci ipnoinducenti che apparentemente sembrano risolvere il problema. In realtà tali farmaci danno solo l’illusione di risolvere il problema, perche determinano un sonno artificiale, ben diverso dal sonno naturale. Inoltre i farmaci creano significativi effetti collaterali negativi, oltre al classico fenomeno della dipendenza ( non si può più fare a meno del farmaco) e dell’assuefazione ( man mano che passa il tempo, sono necessarie dosi sempre maggiori di farmaco per ottenere l’effetto).
Per queste ragioni credo sia poco conveniente ricorrere ai farmaci per dormire bene.
Per quanto possa sembrare strano a chi soffre di insonnia da una vita, attraverso tecniche innovative è possibile far arrivare il sonno naturale con poche e semplici manovre ben calibrate, senza generare alcun effetto collaterale. Basti pensare che in media, se il disturbo del sonno non è associato ad altri disturbi psicologici e se non ci sono lunghe dipendenze da farmaci, impieghiamo al massimo 2 o 3 sedute per risolvere tali problemi.
La percentuale di efficacia raggiunta con queste tecniche super il 90% dei casi trattati e conclusi.

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